mercoledì 8 novembre 2017

Sursum Corda: ora e sempre !

Dopo quasi tre settimane di ribaltoni vari
e cambiamenti di ogni genere
ritorno brevemente su questo spazio.


Ovviamente no stilerò l'elenco dei come e dei perché
non sono riuscito a fare tutto quello che
avevo programmato per
 la fine di ottobre - inizi di novembre
....
ma forte del titolo di questo breve post
 - Sursum corda -
("in alto i cuori")
non voglio lasciarmi andare a tristezze 
o abbattimenti di morale.

Mi sarebbe molto molto (moltissimo) piaciuto
correre (con calma e serenità) la 
_Mezza Maratona dei 6 Comuni_
di domenica scorsa tra Thiene e Villaverla
ma
alcuni imprevisti familiari (soprattutto)
e la schiena non perfettamente in linea
me l'hanno impedito.

Mi dispiace particolarmente perché sento davvero un sacco
la mancanza dello spirito e dell'atmosfera gara
(sia essa corsa dopo mesi di riabilitazione
sia corsa essa vissuta con intenti agonistici più accesi).


Mi mancano i sorrisi amici, le battute,
la fatica,
il pettorale attaccato alla canotta,
l'oltrepassare una linea d'arrivo..........
...
si, insomma,..
...comincio ad essere a corto di
alternative al mio passatempo preferito e a tutti coloro
che ne fanno parte.

Mi sto riempiendo di surrogati e alternative
(che non mancano e che mi vengono a cercare
con una sistematicità feroce)
...
però percepisco netta la sensazione di buco
che va via via diventando sempre più "fastidioso".


Sono assai felice che il mio amico
_Marco Olmo_ stia correndo in questi giorni
l'ULTRA AFRICA RACE_(Mozambico)
e che a pochissime tappe dalla fine
sia autoritariamente al comando.......
....
così come sono felice che Roberto, Stefania ed altri cari amici
siano di ritorno dalla Maratona di New York 2017
corsa tre giorni fa ......
.....

ma la voglia di correre che mi sento addosso
é quasi più grande della contentezza
che provo per le splendide avventure podistiche
di tanti, tantissimi amici.


Non ho più voglia di fare programmi
o auto-farmi promesse di rientro
perché il mio amico destino
pare attendere ogni anticamera di mio pensiero
per estrarre dal cilindro la magagna perfetta.....
..o il bastone giusto da mettermi fra le ruote.


Serate solidali,
iniziative buone,
propositi costruttivi
...come al solito non sono mancati
(e non mancheranno)
ma preferisco non scrivere nulla su ciò
perché nemmeno in questo settore
le cose filano come mi aspetterei
e vorrei evitare di esprimere pareri
pesanti o poco entusiastici.

Il 2017 é un anno scintillante solo in parte,
fatto e costellato soprattutto da difficoltà,
impedimenti, imprevisti e malware
e
mi auguro che presto arrivi la sterzata buona,
quella che spazza le nuvole
e fa ritornare la voglia di sorridere dal cuore
e non solo con una mezza smorfia del viso.


Cuori in alto,.....
nonostante tutto.


A presto.

venerdì 20 ottobre 2017

Quiete apparente: #ChiSiFermaE'Perduto

La quiete é un'apparenza,
una delle tante della nostra vita.


In effetti la corrente che ci trascina a destra e a manca
é sempre ad alta intensità
anche quando sembra che i nodi della velocità del vento
sembra siano poca cosa:
la tempesta,
la frustata della bufera,
l'accellerazione gravitazionale improvvisa...
sono sempre dietro l'angolo
e non dormono mai.

Ho appreso con estremo dolore della scomparsa della
_giovane e sfortunata podista_ deceduta dopo un malore
patito domenica scorsa durante una marcia in provincia:
al dolore si somma il senso di sbigottimento
per la quasi illogicità del tragico evento
...
il quale purtroppo dimostra
- una volta di più -
che siamo sempre tutti costantemente
in balìa del destino che gioca con le nostre vite
e con quelle di chi abbiamo accanto.
Niente fatalismo, niente paura,...
...solo consapevolezza e coraggio:
e magari una sciabola a portata di mano.


Tra notizie di cronaca e di varia umanità
ieri me ne é balzata addosso una di penetrante
e che vi lascio leggere _QUI_ di seguito:
quanto ho letto
 mi ha riconfermato la portata della questione
- ricerca oncologica -
e l'immensità dei costi:
fateci caso la prossima volta che si discuterà di briciole
e di gocce nel mare della solidarietà.

Il mare é infinito
e le briciole pesano come macigni.


Salto di palo in frasca perché così é il mio umore oggi
....anche perché
- per dieci volte dieci - 
l'ultimo (o penultimo) fine settimana di ottobre
é stato da me dedicato a correre
la suggestiva
- ed unica al mondo -
_Venice Marathon_:
la prima volta fu  l'8 ottobre 1993 (ottava edizione),
mentre l'ultima
(non ricordo la data) fu _l'ultima DIABOLICA domenica  di ottobre 2012,
la celeberrima edizione flagellata da venti di bufera,
pioggia e grandine da tregenda
( i miei tempi di percorrenza sono oscillati
dalle 4h della prima volta, alle 2h 52' del 2000,
alle 2h 59' della terrificante edizione di cinque anni fa)

In mezzo tanta storia, tante vicende, tantissimi ricordi
e tanta passione mai estinta
 nemmeno ora che sono
costretto a guardare amici e conoscenti
impegnati a fare programmi, ritirare pettorali
e interessarsi al meteo.

Già,....il meteo:
_speriamo in bene !!!


La mia corsa sta riprendendo connotati appena discreti
e si ritrova a fare i conti con
_tempistiche riabilitative post intervento_
che credevo meno rognose:
ma tant'é,.......
...fretta non ne ho e ricomincerò a spillarmi
pettorali quando sarò un pò più sereno e tranquillo
.....tipo fra _una quindicina di giorni nella corsa accanto a casa.......

Vedremo,...vedremo....

Nel frattempo
- siccome la mia vena di follia non accenna ad esaurirsi -
ho iniziato il mio terzo _Master Universitario di I Livello_
che mi terra' compagnia fino a fine della prossima estate
e su cui tornerò a scrivere in futuro.

Come vedete di quieto
non c'é davvero nulla.....


Per oggi vi ho tediato ben oltre misuro
e vi lascio con un augurio
di serena giornata e buon fine settimana:

V A M O N O S  !!!




lunedì 9 ottobre 2017

ore 22.39, 54 anni fa, Vajont: #NonRicadiamociMaiPiù

54 anni il 9 ottobre
 fa era un mercoledì,
l'autunno aveva già fatto la sua comparsa mostrando
i suoi morbidi ma affilati precursori invernali.
Il dopo guerra era nel suo pieno sviluppo
e in Italia la corsa allo sviluppo
post devastazione bellica aveva ingranato la quarta.

In realtà
la costruzione di bacini idrici per la produzione di energia elettrica a basso costo
era iniziata alla metà-fine degli anni '20
- in piena era fascista -
per garantire al nostro Paese un minimo di 
autosufficienza energetica in pieno regime 

Di questi bacini idroelettrici sparsi nelle nostre alpi
ce n'erano più di 150
e il più grande
- il più grande del mondo all'epoca -
era collocato in una piccola valle laterale della valle del Piave,
a pochi chilometri da _Longarone_(BL)_
....
Vi risparmio tutta la storia che troverete 
cliccando su _QUESTO LINK_




In realtà la diga del Vajont non crollò affatto
ma l'onda provocata dalla frana di 250 milioni 
di metri cubi di roccia che cadde 
dentro all'invaso artificiale pieno d'acqua
- costruito da noialtri Italia -
provocò un'alluvione apocalitticaa che cancellò 
dalla faccia della terra un'intera vallata alpina
e uccise oltre 2000 persone innocenti.

La più grande strage mai avvenuta su suolo italiano,
una strage annunciata,
una strage praticamente teleguidata,
un massacro che non troverà mai una giustificazione.


Io ancora non c'ero
ma i racconti di papà e di alcuni suoi amici
- che stavano prestando servizio militare
e furono dirottati a Longarone per spalare fango e recuperare
ciò che restava di tanti poveri corpi -
mi hanno segnato dentro sin da bambino e a
quella maledetta storia mi sono particolarmente legato.

Non so cosa sia
- se un privilegio o una maledizione -
ma ho avuto modo di parlare con una signora sopravissuta
al disastro del 9 ottobre 1963
(che all'epoca aveva 26 anni)
e il suo racconto ancora mi gela il sangue nelle vene:
"....sembrava la fine del mondo,...abbiamo sentito
un rumore che non so descrivere....il cielo illuminato a giorno e poi..."

Si interruppe un paio di volte
durante la narrazione e un nodo mi prese forte la gola:
".....non sono riuscita a prendere Giuseppe
che dormiva al piano di sopra 
(uno dei suoi tre figli)...
.....e mio marito che era in giro con il furgone del latte
non é più tornato..."


A chi quella volta ha perso la vita,
a chi c'era e si é salvato,
a chi c'é ancora,
a tutti noi,
.......
NON DIMENTICHIAMOCENE.